MASSIMO STENDARDI

Nasce in provincia di Viterbo dove inizia, fin da piccolo a studiare i primi rudimenti musicali.
Nell’aprile del 1977, si trasferisce a Firenze, dove, per due anni, inizia ad approfondire la studio della batteria.
Durante la permanenza nel capoluogo Toscano, ha l’occasione di cimentarsi con vari gruppi e collabora, ancora a tutt’oggi, con lo studio di registrazione “Studio Emme” di Calenzano (FI) di Marzio Benelli, incidendo brani Pop/Rock e brani di musica leggera per vari artisti italiani.

Traferitosi a Roma, suona con un’orchestra composta da 30 elementi ispirata alla musica delle grandi Big Band degli anni 40/50.

Nel 1992, Don Giosy Cento, sacerdote cantautore, conosciuto in tutto il mondo e fondatore della cosiddetta Cristian Music, lo vuole alla batteria, insieme al suo gruppo dei Parsifal, per i suoi tour italiani ed europei, collezionando oltre 70 concerti all’anno e suonando in tutte le principali piazze e teatri italiani ed Europei.

Insegna nella sua scuola privata e in collaborazione con Le Scuderie Capitani del maestro Luca Capitani.

Ha collaborato con uno dei più grandi musicisti della scena musicale Italiana, Cesare Chiodo (Pausini, Celentano, Raf, Masini ecc.) e con il suo Studio di produzione musicale “Mulino Recording“ di Acquapendente (VT). Collaborazione che si svolge principalmente nella ricerca per trovare le parti e il giusto groove per i provini dei brani composti da Cesare; alcuni esempi: “Semplici emozioni” poi riprodotta e interpretata da Nek o “Bellissimo” poi finita nel cd di Alessandra Amoroso. Oppure i suoni della pre produzione dei lavori di cui Cesare è il produttore, vedi Povia, Masini e altri, tutto allo scopo di sperimentare le varie possibilità ritmiche prima dell’arrivo della band ufficiale.

E’ stato il batterista della Band dei “I Fiori Neri”, nata nel 2007 come cover dei Nomadi, poi diventata Cover Ufficiale. La Band, nel 2017, ha pubblicato il loro primo CD di inediti “Sogno Inedito”, composto (11 brani), autoprodotti con collaborazione, in due brani, di Cesare Chiodo e Cristiano Turato.

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